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Ritmi Africani Onlus

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Referente: Ileana Prezioso (Torino), Francesco Loiacono (Milano); Tel.: +39 3209505388;
e-mail: info@ritmiafricani.org;
Sito: www.ritmiafricani.org;; Blog: noisefromafrica.wordpress.com

Xlestrade ha incontrato Ileana Prezioso, cofondatrice nel 2001 dell’Associazione Ritmi Africani Onlus.

 

centro_sanitario_diakineIleana ci ha raccontato di come l’associazione sia nata a seguito di un’esperienza di un mese che aveva fatto con una sua amica in Senegal con l’intenzione di mettere in moto progetti nell’ambito dell’istruzione.
Decisero così di contattare gli studenti dell’Università di Dakar. Nel 2001 L’Università della capitale, ci ha raccontato, era praticamente l’unica presente in Senegal e raccoglieva ragazze e ragazzi di tutte le zone del paese.
L’obiettivo immediato era la sensibilizzazione verso le tematiche dell’istruzione, della salute e del miglioramento della vita.

Una volta ritornate in Italia il lavoro proseguì.
Ritmi Africani Onlus iniziò ad operare nella regione della Casamance, nel sud del Senegal al confine con la Guinea.
La zona della Casamance, ci ha tenuto a dire Ileana, è una zona molto fertile e ricca di acqua. Vi è però al suo interno una forte componente separatista che denuncia la mancanza di fondi da parte del governo centrale.
Il primo progetto realizzato fu un centro polifunzionale dotato di ambulatorio, aula di informatica e una sala adibita alla sartoria nella cittadina di Bignona.

Con il passare degli anni Ritmi Africani Onlus ha avviato progetti in 4 differenti regioni del Senegal. L’associazione ha operato e opera nel nord a Popenguine, Baback, Darou Khoudouss e Sebikotane, nel sud a Bignone, Diakine e Diourou.

Tutti i progetti realizzati sono caratterizzati dall’essere basati sull’auto-organizzazione delle comunità locali.
I progetti sono decisi in accordo con le comunità e sono dalle medesime gestiti e realizzati. Dai volontari in Italia giunge un appoggio economico e un apporto in termini di scambio di idee e di esperienze. Lavoriamo insieme per un obiettivo comune.
Ileana ci ha portato come esempio il centro sanitario di Diakine, completamente costruito dagli abitanti del villaggio i quali avevano ognuno un proprio ruolo.
Nel villaggio di Diakine, con il tempo, è stata inserita una biblioteca ed è stato avviato un orto comunitario. In prospettiva futura vi è l’apertura di un reparto di maternità.
Ritmi Africani Onlus conduce poi, tra la popolazione, un’attività di approfondimento delle problematiche presenti al fine di trovare soluzioni per modificare e migliorare la situazione. Il principio base su cui si sostiene questa attività è quello della nonviolenza.

 

Xlestrade ha chiesto quali sono i progetti futuri dell’associazione.microcredito_babak_panini
Ci è stato detto che l’obiettivo nell’immediato è la realizzazione di biblioteche in tutti i villaggi in cui sono presenti, ampliare la rete di microcredito nata nel 2012 e condurre una campagna di sensibilizzazione sul diritto alla salute e di informazione al fine di prevenire la malaria, l’HIV e la tubercolosi.
In Senegal infatti l’accesso ai servizi sanitari è a pagamento con spesso forme di corruzione non denunciate. A tal proposito collaborano con alcune radio locali nella diffusione di messaggi e di informazioni.

In Italia Ritmi Africani conduce attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi. Organizza mostre fotografiche, concorsi nelle scuole, scambi culturali e si prodiga nella diffusione della cultura senegalese.
Ileana ci ha voluto dire come le risorse siano totalmente reperite da loro senza quindi alcun finanziamento privato o pubblico.

Attualmente l’associazione ha due gruppi operativi, uno a Torino e uno, dal 2010, a Milano.
Per coloro che fossero interessati, organizzano durante l’anno incontri di formazione per aspiranti volontari. Gli incontri sono completamente gratuiti e aperti a tutti.
È possibile poi, per chi lo desidera, fare un’esperienza in Senegal ma questa non deve essere fine a se stessa ma inserita dentro un percorso di volontariato attivo nell’associazione e di appoggio dei progetti di questa.

Xlestrade ha chiesto, come sempre, un messaggio da lasciarci.
Il messaggio è un detto senegalese in lingua Diola: “Burok di grupoma kabenenoro sembe”, ovvero, in italiano, “Il lavoro di gruppo aumenta la forza”.

Noi ringraziamo Ritmi Africani riprendendo e rielaborando il loro messaggio. La nostra forza è invece data (vorremmo fosse data 🙂 ) dal gruppo. Grazie di partecipare!!

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