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YouAid

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Referente: Michele Tranquilli, E-mail: retesoidaleyouaid@gmail.com, Sito: www.youaid.it 

Secondo voi, da chi avremmo potuto iniziare se non partendo da un nostro “fratello”? Secondo voi da chi avremmo potuto iniziare se non partendo da un soggetto informale, non associazione (non ancora per il momento) ma semplice rete di amici senza sede sparsi per Italia, Irlanda e New York?

Foto YouAid 1È una… rete dicevamo, composta da più persone e aperta a chiunque volesse dare il suo contributo.
Abbiamo la fortuna di conoscere un amico che al suo interno collabora volontariamente. E i mezzi informatici (Skype) ci hanno permesso di approfondire la conoscenza di questa rete e di poter spiegare ora cosa realmente sia.

Il nome… YouAid…. Un nome inglese. YouAid senza essere seguito da Onlus o altro. Ancora non hanno sede, statuto o atto costitutivo. Ci stanno lavorando, mi è stato detto.
È una rete nata in Tanzania, nel villaggio di Ulete, nel continente africano. È nata  nel lontano 2008 quando ancora i bambini portavano i calzoncini e giocavano con le macchinine “costruite in casa” con materiale di recupero… (scherzo). O forse no, in Africa i bambini sono ancora così, giocano ancora così. Palline di foglie di banano, macchinine con il fil di ferro ecc..

YouAid è stata fondata, per caso mi hanno detto loro, da un ragazzo di Tortona (vicino ed in provincia di Alessandria), Michele Tranquilli, e da alcune persone incontrate allora durante una sua esperienza di volontariato nel paese africano. Michele iniziò dapprima con l’aiutare un villaggio tanzaniano a costruirsi un loro asilo (e qui ritornano i bambini). In Italia  l’asilo puoi trovarlo, in Tanzania nel 2008, in quel villaggio, non avresti ancora potuto.
Michele utilizzò la sua rete di conoscenze (architetti, ingegneri ecc). Con il tempo coinvolse sempre più persone e il metodo cominciò a funzionare. Si creò quindi un’immagine pubblica, un sito, una pagina Twitter, Facebook ecc. Ogni persona che vi aderisce collabora sulla base delle sue esperienze e delle sue capacità.

Abbiamo chiesto quali sono ora, a 5 anni dalla nascita, le attività. Attualmente continuano sul percorso di costruire asili, però stanno portando avanti due nuovi progetti. La ristrutturazione di un ospedale e l’organizzazione della vendita di olio di semi di girasole, prodotto da una macchina precendentemente acquistata, nella vicina città di Iringa. Questo per rendere  poi la popolazione locale in grado di autosostenere le spese di mantenimento degli asili.
I suoi…(soci no, perchè non hanno tessere) amici partecipano attraverso l’organizzazione di eventi, attraverso il semplice aiuto economico, attraverso l’aggiornamento del sito, attraverso un’esperienza di volontariato in Tanzania. Attualmente sono tante le persone impegnate al suo interno. L’età va dai 20 ai 30 ma anche persone più…”giovani dentro” partecipano.

Per chi fosse interessato può scrivere a retesolidaleyouaid@gmail.com.

Ci dicono (mi fido? :)) che potete partecipare e dare un contributo in ogni modo che volete, in base al tempo a vostra disposizione, alle capacità e alle possibilità.

 

Mi è stato riferito come esempio che, per la ristrutturazione dell’ospedale, alcuni infermieri e medici sono partiti conYouAid 1 loro al fine di fare un’esperienza e aiutare. In loco non hanno una sede, una casa. Si è ospitati infatti direttamente nella struttura dell’ospedale. Il 100 % dei ricavi che YouAid riceve sono destinati ai progetti. Nessuno infatti è stipendiato.
Abbiamo chiesto infine quale messaggio vorrebbero dare ai lettori di Xlestrade.
Ci è stato detto che loro apprezzano fare piccoli progetti, fare raccolte fondi mirate, al fine di ridurre gli sprechi. Vorrebbero associazioni più semplici, più snelle anche per rispetto dei beneficiari reali, ovvero le popolazioni del sud. Infine loro utilizzano la loro rete di collaboratori non solo come donatori di soldi ma anche di esperienze, di tempo e di professionalità.

Grazie YouAid per la disponibilità, per le parole, per l’amicizia e buon viaggio sulle strade della Tanzania e non!

Foto YouAid 2

 

N.B. Le immagini sono di proprietà e “dono” di YouAid. Sono immagini reali e non esempi dimostrativi. Tutte le immagini che troverete all’interno dei nostri articoli saranno immagini dell’Associazione in questione.

 


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