“Art is not for art, is for human rights”

Scriviamo un articolo di approfondimento di quello che è questo campo, su un incontro avuto e che possa essere occasione per conoscere ancor di più il contesto in cui siamo stati partecipi e osservatori in queste tre settimane.

IMG_3164Il gruppo di Jarom Onlus ha incontrato Bulu Imam, uno dei più importanti ricercatori di cultura, arte e tradizioni Adivasi.
Bulu ha scritto diverse monografie riguardo alle minoranze ed è attualmente coinvolto in una campagna a tutela dei diritti umani della popolazione Adivasi nello stato del Jharkand.

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Jareya, la scuola e il campo

 

Vi abbiamo raccontato di come si costruisce un campo, quali sono le sue basi e la sua progressiva realizzazione. Vi abbiamo IMG_3750raccontato poi di quali sono le prime impressioni che è possibile avere quando si giunge in terra straniera.
Abbiamo scritto infine di un incontro avuto con persone del luogo e di come questo possa condurre a creare rete e relazioni.

Scriviamo ora di come è vissuto un campo, quali sono le attività che vengono fatte e quali sono le risposte e le speranze che si cercano in quelle 2/3 settimane nelle quali può cambiare il modo di pensare e di vedere le cose da parte di una persona.

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Intrecciando tradizioni e futuro …

LIMG_3341e radici sono la base di un albero o di un fiore. Può però assumere il significato metaforico di legame e base con la tradizione.
Il legame con il proprio passato, con i suoi valori, i suoi riti religiosi e la sua cultura passa attraverso un’educazione in grado di essere e fungere da ponte tra il progresso, lo sviluppo e l’ambizione personale e le conoscenze acquisite nella famiglia d’origine e nella terra natia.

Con il termine Adivasi si intende indicare gli abitanti originari dell’India e rappresentano una delle numerose minoranze presenti in questo Stato. Una parte consistente vive nell’altopiano di Chota Nagpur, di cui il nuovo stato del Jarkhand fa parte. Gli Adivasi sono a loro volta suddivisi in tribù e la tribù munda è quella principalmente presente nel territorio di Jareya, villaggio in cui è presente la scuola nella quale opera Jarom Onlus.

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India: le prime impressioni, con Jarom Onlus

Eccoci! Abbiamo una connessione, un’idea ancora molto vaga di India e tanta intenzione però di scrivere!!

P1000131Xlestrade, insieme agli amici di Jarom Onlus, è così giunto in India.
Scriviamo da questa terra lontana.
Il racconto, terminata la formazione, prosegue con il viaggio, con le ore di sonno arretrate, con le interminabili attese negli aeroporti, con nella testa i sapori e gli odori di un mondo distante tutto da scoprire.

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Nella favela di Rocinha, con Il sorriso dei miei bimbi Onlus

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L’associazione di cui parleremo in questo articolo è stata conosciuta per “sentito dire”, tramite i moderni social network e attraverso quelle relazioni che si instaurono per caso, con un semplice contatto.

giuliodimeoAbbiamo conosciuto Barbara Pascali una delle referenti di Il sorriso dei miei bimbi Onlus.
L’associazione è stata costituita ufficialmente nel 2002, ha sede legale a Reggio Emilia ma molti dei suoi volontari operano a Milano.

Il progetto base su cui si fonda l’associazione è stato però ideato fin dal 1998 anno in cui Barbara Olivi, l’attuale presidente, decise di trasferirsi in Brasile, a Rio de Janeiro, nella favela di Rocinha.

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Xlestrade dell’India, con Jarom Onlus!

Apriamo oggi una nuova rubrica, una nuova pagina. Iniziamo così una nuova esperienza, la prima che Xlestrade fa all’estero.
Xlestrade parteciperà infatti, con partenza il prossimo 11 agosto, ad un campo di volontariato in India, a Ranchi, nel Jharkhand. Il campo è promosso e organizzato dall’Associazione Jarom Onlus di Torino.

Dopo un primo anno trascorso in incontri con associazioni e nell’organizzazione di iniziative e attività sul territorio tese a bandiera indiapromuovere il volontariato e l’associazionismo internazionale, questa esperienza rappresenta un’occasione importante di ulteriore apertura e collaborazione con le realtà da noi conosciute e promosse.

Seguiteci in questa avventura: inseriremo articoli, impressioni, immagini e colori di questa terra. Raccoglieremo le emozioni e i pensieri degli amici con i quali viaggeremo, riporteremo i colori e le loro sensazioni.

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Rimuovere barriere in Togo e Senegal con Oltre i Confini Onlus

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IMG_5802_mod2Xlestrade ha incontrato Irene MenghiniPaula Yankillevich e Gina Falconi. Irene, Paula e Gina ci hanno raccontato di Oltre i Confini Onlus, associazione con sede a Milano e costituita da pochi mesi, ovvero da dicembre 2013.
I suoi componenti, e i suoi progetti, arrivano però da un lungo percorso di volontariato all’interno di un’altra associazione che opera nel milanese.

Oltre i confini Onlus opera infatti in Senegal e in Togo con progetti già attivati e seguiti durante la precedente esperienza.

Il nome è stato scelto con l’idea di andare oltre, di rimuovere le barriere e i confini esistenti.

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Anche Xlestrade è per #freePalestina

Stay human

Scriviamo alcune riflessioni, alcuni pensieri su quello che è possibile leggere, comprendere e osservare in queste settimane riguardo all’intervento militare israeliano in Palestina.
Scriviamo dopo esserci presi alcuni giorni per riflettere e capire.

Sono riflessioni e parole che scaturiscono dall’osservare le immagini e i colori di e da ogni parte del mondo; manifestazioni e bandiera palestinainiziative che anche noi, in questo periodo, stiamo appoggiando e condividendo. Voci, richieste, domande purtroppo però troppo spesso ripetute negli ultimi anni per un territorio martoriato da scontri e sofferenza e che non ricevono risposte adeguate o interventi reali da parte della comunità internazionale (ONU, governi ecc.).

Anche noi di Xlestrade chiediamo, e vorremmo farlo insieme a tutti coloro che già lo stanno facendo, attenzione per Palestina e Israele, però non solo oggi perché fa notizia e share ma domani e dopodomani, in quei periodi di tregua nei quali le news da prima pagina torneranno ad essere le tragedie degli immigrati o quella Siria, quell’Iraq, quell’Ucraina, quelle guerre d’Africa e quei territori che purtroppo non sono oggi meritevoli di interesse o sono stati dimenticati.
Chiediamo attenzione anche per quei periodi in cui a risuonare non saranno le sirene dei coprifuoco o i razzi lanciati ma nei quali occorrerà costruire. Perché costruire è fatica ma anche quello ha bisogno di tempo e attenzione.

bandiera IsraeleLa storia, la religione racconta di come Gerusalemme sia la città santa per tre grandi popoli. Non scriviamo qui di fede o in cosa (e se) sia giusto credere. Scriviamo solo che la costruzione di un futuro va oltre le differenze e le divisioni. La costruzione del futuro vorremmo passasse attraverso il dare valore alla persona come individuo portatore di pensieri e idee e non come bandiera o confine.

Concludiamo il nostro pensiero, la nostra riflessione augurando pace, quella che per noi sembra ovvia nel giorno di Pasqua, quella che purtroppo non è stata ovvia per i bambini palestinesi lunedì scorso, nel giorno dell’Eid Al-Fitr (festa di chiusura del Ramadan).

Lo staff di Xlestrade

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ToAdd Onlus, “fili scolastici” in Etiopia

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Ammettiamo di essere giunti a ToAdd Onlus tramite un percorso “articolato” e “ricercato” ma è obiettivo di Xlestrade ricevere suggerimenti esegnalazioni da, successivamente, contattare.

DSCN0114Xlestrade ha incontrato Ombretta Miraglio e Patrizia Dante, entrambe socie fondatrici e membri dell’associazione ToAdd Onlus di Torino.
L’associazione, ci hanno raccontato, è stata costituita ufficialmente nel 2013 ma è dal 2009 che i suoi volontari operano informalmente con lo scopo di sostenere una ONG etiope, l’ENPA.

ToAdd opera infatti in Etiopia e sostiene la Scuolina di Addis, una scuola situata nella periferia di Addis Abeba, la capitale.

Il nome dell’associazione, To – Add, intende essere infatti una sintesi tra Torino e Addis Abeba, ovvero tra i due “inizi”. Inoltre, in inglese, significa aggiungere.

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Les valeurs humanistes en Guinea Conakry, avec Culture in Movimento Onlus

Culture-in-movimento copia_modificato-1Xlestrade a rencontré Andrea Benedetto, référent de l’association Culture in Movimento Onlus à Turin.
Andrea nous a dit que l’association est née vers la fin de 2000 et que ses fondateurs sont venus d’une longue histoire d’activisme social et politique au sein du Mouvement Humaniste.
Ce mouvement était alors actif sur divers sujets (la non-violence, la démocratie réelle, mais aussi l’amélioration personnelle, etc.) et cim_4dans ces années a été développé dans plusieurs pays, notamment en Afrique.
Cela a conduit à des associations bénévoles et Culture in Movimento est l’une d’entre eux.

Culture in Movimento Onlus opére en Guinée Conakry, pays dans lequel Andrea avait des amitiés.
Le nom de l’association est destiné à évoquer l’idée d’un mouvement continu et comment les cultures devraient se rencontrer.

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