Referente: Stefano Pompei; Tel.: +39 3395004233; E-mail: atepe.italia@gmail.com;
Sito: Pagina Facebook
Xlestrade ha conosciuto Stefano Pompei, referente di ATePE Italia, associazione costituitasi nell’agosto del 2015 a Recanati (Macerata).
ATePE è l’acronimo di Associazione un Tetto per Paesi Emergenti ed è proprio in questa frase che è racchiuso il loro obiettivo principale, quello cioè di realizzare strutture abitative ed educative in aree disagiate di Paesi Emergenti a forte rischio sismico.
L’idea di costituire ATePE Italia è nata a seguito dall’esperienza di Servizio Civile di Stefano in Perù, tra il 2014 ed il 2015, grazie alla ONG ASPEm Onlus di Cantù (Como) e a Casas de la Salud di Ica (Perù).
Nel corso di questo anno ha avuto l’occasione di operare ad Ica, cittadina situata sulla costa desertica peruviana, coinvolto, come ingegnere, nella progettazione architettonica e strutturale di una scuola, resistente ai frequenti terremoti che si hanno in quelle zone, per circa 90 bambini dai 3 mesi ai 3 anni d’età. Stefano si rese ben presto conto che coinvolgere nel progetto alcuni suoi amici italiani, architetti ed ingegneri, non avrebbe potuto far altro che contribuire in maniera positiva al risultato finale. Nacque così una collaborazione a distanza che, al suo ritorno in Italia, si trasformò in quello che oggi è ATePE Italia.
L’obiettivo di ATePE Italia è quello di sviluppare un processo progettuale completo, partendo dalle reali necessità riscontrate sul territorio e coinvolgendo le stesse comunità beneficiarie, che comprenda:
– l’analisi del contesto sociale, culturale ed economico nel quale si opererà;
– la valutazione di impatto ambientale e sulla comunità dell’intervento proposto;
– la redazione dei documenti di progetto architettonico e strutturale;
– la messa in campo di manodopera formata e specializzata che guidi i beneficiari dell’intervento nel processo di auto-costruzione della struttura.
I paesi in cui l’associazione sta avviando le prime collaborazioni sono Perù ed Ecuador in quanto si sono già creati dei legami e dei contatti con le organizzazioni locali, anche se la strada verso altri continenti, in particolar modo l’Africa o l’Asia, non è, in alcun modo, preclusa.
In Ecuador l’obiettivo è operare nelle zone periferiche e rurali delle grandi città, affiancandosi alle realtà associative locali e proponendo abitazioni di prima emergenza destinate alle fasce di popolazione più debole.
In Perù ATePE Italia si spende, al momento, nella ricerca di nuovi partner locali e dei finanziamenti necessari alla costruzione della scuola per bambini di Ica. Segnaliamo: maggiori informazioni in merito al progetto le si possono trovare al seguente link.
In Italia ATePE si sta invece muovendo all’interno di università, con lo scopo di coinvolgere sempre più persone. Sta inoltre promuovendo, in collaborazione con una organizzazione latino-americana, un prototipo di casa di prima emergenza da impiegarsi in contesti caratterizzati da forte povertà.
È infine in fase di valutazione la partecipazione ad un contest per la progettazione di una scuola in Ghana.
Segnaliamo, per chi fosse interessato a contribuire allo sviluppo del progetto, che è possibile seguire l’associazione attraverso la loro pagina Facebook.
Il messaggio che Stefano ci lascia è invece una strofa di una canzone di Laguna Pai, Somos Pocos: “Queremos que valga la pena, que nazcan más niños en la tierra, queremos que la esperanza le llene a todo mi pueblo la mente y el alma”.
La sfida di ATePE Italia è consentire a tutte le bambine ed i bambini un più facile accesso all’istruzione. Perché bambine e bambini sono una grande speranza per un futuro migliore, un futuro in cui la povertà, si augurano, possa essere solo un ricordo.
Noi ringraziamo Stefano e ATePE per averci contattati e per l’amicizia! Auguriamo loro di poter realizzare i loro progetti, non solo “dipingerli” ma concretizzarli!