Referente: Alice Lugaro, Lucia Giubbi; Tel.: +39 055264293; E-mail: associazione@busajo.org;
Sito: www.busajo.org
Abbiamo conosciuto Alice Lugaro e Lucia Giubbi, rispettivamente collaboratrice e Presidente dell’associazione Busajo Onlus di Firenze.
Alice e Lucia ci hanno raccontato di come l’associazione sia stata costituita nel 2009, a seguito di un’esperienza fatta proprio in Etiopia nel 2008, da Lucia e dal marito Martino Montanarini, socio fondatore insieme alla moglie nonché tesoriere dell’associazione. Qui ebbero infatti occasione di entrare in contatto con quella che sarebbe diventata l’attuale Country Manager di Busajo Campus, un’educatrice internazionale italiana, con la quale avrebbero sviluppato progetti in sostegno con altre realtà sociali del luogo e nel 2013 sarebbe nata l’idea dell’associazione e del Progetto Busajo Campus.
Il nome scelto, Busajo, significa “colui che vede lontano”, ed è traduzione dalla lingua amarico; ma c’è molto di più in questa scelta: Busajo è uno degli ex bambini di strada del primo gruppo con cui è partito il progetto. Lucia e Martino lo hanno conosciuto ed il suo essere punto di riferimento, di protezione e di incoraggiamento per gli altri bambini è stato subito fonte di ispirazione per la formulazione del programma di recupero. Oggi, Busajo ha 29 anni, una doppia laurea in farmacia e psicologia ed affianca la Country Manager nella gestione del progetto. La storia di Busajo dimostra che si può rinascere dalle asperità della vita sulla strada ed è per tale motivo che hanno scelto d’intitolare a lui l’Associazione.
Nel 2013 è nata l’idea di un progetto autonomo. Il Governo etiope partner ufficiale del progetto, ha assegnato a Busajo Onlus un terreno di 35.000 mq e sono stati avviati i lavori di Busajo Campus, un centro di accoglienza che sorge nella città di Soddo, 350 Km a sud della capitale Addis Abeba.
Busajo Campus vuole favorire il recupero fisico, sanitario, psicologico ed educativo di bambini e bambine di strada che per motivi diversi si trovano a vivere in condizioni di estrema difficoltà, puntando tutto sulla rieducazione, sull’istruzione e sulla formazione professionale.
L’obiettivo finale è il reinserimento dei bambini in famiglia e nella società.
Busajo Campus si basa infatti su un programma, residenziale e/o semiresidenziale. Il primo contatto con i bambini avviene proprio sulla strada attraverso gli educatori che lavorano al Campus – tutte persone del luogo – i quali spiegano loro a grandi linee i punti fondamentali del Programma. Se i bambini accolgono positivamente la proposta, vengono poi accompagnati al Campus dove ha inizio il loro grande e progressivo percorso di recupero.
Una tra le cose più importanti che abbiamo scoperto è che Busajo Onlus accanto alle spese di gestione del Campus sostiene i percorsi scolastici di oltre 300 bambini/e di strada esterni al programma residenziale attraverso il pagamento delle rette scolastiche. Inoltre contribuisce al miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie di origine attraverso il microcredito alle madri, la ristrutturazione o ricostruzione della casa e la possibilità di coltivare un terreno come fonte di sostentamento.
Attualmente i ragazzi coinvolti nel percorso residenziale sono circa 70.
Il Campus è composto da diverse strutture racchiuse all’interno di un perimetro in muratura: il Main Building – l’edificio principale -, la Girls House, i Laboratori di formazioni professionale con adiacenti locali tecnici, gli Impianti Sportivi (campo da calcio, basket e pallavolo), un Edificio per i guardiani posto all’ingresso del Campus, l’Abitazione della direttrice del progetto, la Stalla per gli animali e gli Orti per la frutta e per la verdura.
In prospettiva l’obiettivo è quello di proseguire con l’attuale progetto ed implementarlo. L’associazione opera attraverso l’approvazione da parte del Governo di progetti quinquennali. Per il periodo 2018 – 2023 recentemente approvato, sono previsti diversi interventi, tra cui: la costruzione di una nuova stalla in muratura, lo scavo di un nuovo pozzo per la distribuzione dell’acqua agli abitanti dei dintorni, la fine della costruzione della casa per i volontari, l’acquisto di alcuni macchinari ancora mancanti per i laboratori, la costruzione degli spogliatoi per i campi sportivi, la realizzazione di uno spazio per le attività ludico-ricreative all’aperto, ma coperto come un Tukul.
In Italia Busajo Onlus organizza alcune iniziative ed eventi di raccolta fondi attraverso il reperimento del 5per1000, donazioni da privati e aziende e la ricerca e partecipazione a bandi. In loco, ricordiamo, il personale è tutto etiope, a parte la direttrice del Progetto, unico membro del personale espatriato.
Abbiamo poi chiesto informazioni per chi fosse interessato a collaborare con l’associazione. E’ possibile avvicinarsi a Busajo Onlus contribuendo nella raccolta fondi. In Etiopia attualmente non sono ancora strutturati campi di volontariato. Magari in futuro saranno possibili viaggi di volontariato, ma per il momento l’Associazione è focalizzata sulla fine dei lavori di costruzione del Campus.
Il motto di Busajo Onlus è “Soddo, Etiopia. Istruzione = Futuro”, perché sono convinti che l’istruzione e la formazione professionale siano l’unica via d’uscita da uno stato di indigenza ed estrema povertà e che possano aiutare le nuove generazioni a crescere e divenire persone autosufficienti e produttive per il paese intero. Ringraziamo infinitamente i donatori ed i sostenitori, piccoli o grandi che siano, perché: “Non c’è limite nel donare a chi ha bisogno del nostro e del vostro aiuto!”.
Xlestrade ringrazia Alice e Lucia per l’amicizia e per averci raccontato la loro storia. E’ un percorso che qui inizia e speriamo di incontrarci e conoscerci presto!!