Abbiamo conosciuto Eleonora Tron, autrice del libro “Oltre la pace, oltre la guerra”.
Il suo libro ci capitò tra le mani alcuni anni fa e provammo già allora a contattarla ma senza esito. Il destino però ha voluto che l’incontro ci fosse comunque, giusto nel momento in cui Eleonora è appena tornata dalla sua seconda esperienza in Rep. Dem. del Congo.
“Oltre la pace, oltre la guerra” è stato scritto nel 2012 a seguito della prima esperienza da lei fatta nel villaggio di Muhanga, nel nord Kivu, in R. D. Congo. Fu in quell’anno infatti che ebbe occasione di trascorrere quasi un mese nella diocesi locale di Butembo Beni, ospite di Don Giovanni Piumatti.
Il libro, ci ha raccontato, nasce come diario di viaggio, un’occasione sia per comunicare con amici e parenti in Italia sia per raccogliere appunti di vita, di attimi vissuti. Era per lei quello un periodo di ricerca personale, interiore, e quel mese rappresentò un’opportunità di conoscenza e di crescita. Attraverso il libro ha voluto così dare testimonianza del periodo trascorso e, grazie alla pubblicazione con la casa Editrice Vita, ha potuto devolvere i diritti d’autore per sostenere la comunità locale.
A Muhanga opera, come accennato precedentemente, Don Giovanni Piumatti, missionario residente in Congo ormai da quasi 45 anni. Per circa 20 anni fu parroco nel villaggio di Lukanga. Successivamente, a causa di alcuni problemi legati al numero non sufficiente dei campi disponibili, si spostò insieme ad alcune famiglie nel villaggio semi abbandonato di Muhanga. Qui ebbero occasione di costituire una comunità aperta, creare un villaggio comunitario dove ognuno è in grado di dare il proprio contributo anche se piccolo; come i bambini, che sono soggetto e non oggetto all’interno della comunità.
Negli anni sono stati costruite diverse strutture utili per tutta la popolazione. Attualmente qui vivono circa 2000 persone e quasi 500 famiglie.
Il Congo, ci è stato detto, è però purtroppo un Paese coinvolto da ormai 15 anni in una atrocissima guerra, combattuta per il controllo delle risorse minerarie di cui il suo sottosuolo è ricco. Quasi . l’80% del coltan utilizzato per la costruzione di PC, cellulari e altre apparecchiature tecnologiche proviene infatti da queste terre. Sono così soventi massacri di popolazioni inermi provocati da gruppi armati spesso finanziati dalle grandi potenze europee e che hanno già provocato 7 milioni di morti. A contrastarli vi è un esercito instabile e il gruppo ribelle dei MaiMai.
Eleonora ha avuto occasione di ritornare in Congo lo scorso mese di ottobre. In questa sua seconda esperienza ha avuto modo di conoscere e vivere in modo diverso la realtà locale. La prima volta era per una ricerca personale, ora è stato un modo per incontrare amici. Ha avuto occasione così di capire e comprendere alcune delle criticità e delle difficoltà presenti e la mancanza, in tante persone, di potersi costruire un futuro.
Il suo consiglio è quindi quello di poter vivere un’esperienza in loco per imparare, capire, osservare e divenire testimonianza. L’importante è non reputarsi né eroi né salvatori in un contesto comunque in cui la vita proseguirà dopo la nostra partenza. Saper quindi essere essenzialmente presenza in un luogo, non essere per costruire e/o aiutare.
In prospettiva futura Eleonora non sa ancora cosa accadrà e farà. Ma già attraverso la pubblicazione “Oltre la pace, oltre la guerra” ha saputo focalizzare l’attenzione su questo luogo lontano, coinvolgendo altre persone ad intraprendere la sua stessa strada.
Il messaggio finale che ci lascia è una frase di Don Tonino Bello: “non segni di potere, ma il potere dei segni”.
Xlestrade ringrazia Eleonora e raccoglie il “segno” del tempo che ci ha voluto far incontrare comunque. Proseguiamo il nostro percorso, certi che altre storie sono ancora nascoste e che la loro condivisione può solo contribuire alla diffusione e alla conoscenza di luoghi e popoli a noi ancora troppo sconosciuti.