Referente: Cosmin Rovera; Tel.: +39 3927240800; E-mail: fondationnadca@gmail.com;
Sito: fondationnadca.wixsite.com
Abbiamo incontrato Cosmin Rovera. Con Cosmin avevamo avuto occasione di conoscerci già nel passato, raccontando di Awutuman Preparatory School e di una sua esperienza in terra di Ghana presso il villaggio di Awutu Bawjiasi (leggi articolo >>).
Lo incontriamo nuovamente in quanto ci ha contattato per poter parlare e raccontare di Fondation Nadca.
Cosmin ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con questa realtà nel 2017 attraverso una piattaforma chiamata Workaway. Fu allora infatti che conobbe Henri Ologodou, fondatore e attuale coordinatore dell’associazione.
Fondation Nadca, ci ha detto, è stata costituita nel luglio del 2006 con l’obiettivo principale di sostenere bambini, ragazzi e ragazze di strada nel villaggio di Abomey Calavi, non lontano da Cotonou, la capitale del Benin.
NADCA, il nome dell’associazione, è l’acronimo, in lingua francese, di Nouvelle Alliance & Developpement des Communautes Africaines.
Il progetto consiste in una struttura adibita a casa famiglia in grado di offrire ed essere un luogo di accoglienza e di crescita verso un futuro migliore. Nel centro, che si chiama Alogo, sono attualmente presenti circa 120 bambini. Al suo interno è possibile imparare un lavoro manuale e si è affiancati nel percorso scolastico.
Henri, il fondatore, ha creato questa struttura dopo che lui stesso è stato vittima di abbandono.
Fondation Nadca opera in sinergia con la scuola locale e ha attivi numerosi corsi in supporto. Sul posto ci sono diversi volontari locali che si occupano del progetto.
In prospettiva futura l’obiettivo è organizzare sempre meglio la struttura e le attività svolte, con anche una possibile espansione attraverso la costruzione di una nuova casa e l’accoglienza di nuovi bambini.
Per coloro che fossero interessati a collaborare con Fondation Nadca è possibile contattare l’associazione tramite il sito web. Al suo interno è presente una scheda con informazioni, costi e molto altro ed è possibile registrarsi e proporsi per un’esperienza di volontariato. Negli ultimi anni sono già stati accolti molti volontari, provenienti da Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Svizzera e anche alcuni dall’Italia.
Il messaggio finale che ci lascia è questo: “Non possiamo salvare il mondo, però possiamo provare a salvare un piccolo pezzo, insomma salvare quello che riusciamo, realizzandolo nella maniera più giusta” .
Xlestrade ringrazia Cosmin per averci scritto! E’ bello essere in rete e soprattutto restarci!!