“Acqua sicura” e non solo; i tanti progetti di Acqua per la vita Onlus

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Ci siamo solo sentiti per telefono e ci ripromettiamo di poterci conoscere presto.

Abbiamo conosciuto Vincenzo D’Amore, Presidente dell’Associazione Acqua per la vita Onlus di Diano d’Alba, in provincia di Cuneo.

cibo per alberi Eritrea 2006L’Associazione, ci ha raccontato, è stata costituita ufficialmente nel 2004 a seguito di un viaggio solidale nella regione del Debub, in Eritrea, con un gruppo di volontari con l’obiettivo di finanziare insieme ai Rotary Club di Torino, Alba, Bra e Canale (CN) ,la costruzione di 2 pozzi nei villaggi di Hawatsu e Berhenet.
A seguito di tale esperienza il gruppo si è costituito in Associazione onlus.

Il nome “Acqua per la vita” fu scelto poiché l’obiettivo primario era quello di continuare a realizzare progetti di fornitura di “acqua sicura” in aree a rischio di desertificazione come nel Corno d’Africa. Tuttavia hanno cercato di dare risposte anche ad altri bisogni che emergevano dai contatti con i loro referenti locali.

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Credits for future. In Tanzania together with One World Onlus

Logo OWOWe have met Emanuela Vironda and Ramona Marchetto, members of One World Onlus, at Oglianico, a little town near Torino.
They told us about the association and its history. The association was founded by its current president, Antonio Dematteis, in 2010.100_4581
Antonio is a doctor and he had got the opportunity to join several volunteering projects and religious missions in different developing Countries.
One World was born with the aim to support a school in a Salesian mission. He met the Salesian Sisters in Temeke area at Dar Er Salaam, in Tanzania.
The name One World wants to evoke an idea of union between Italy and Tanzania.

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Restituire il sorriso, l’obiettivo di Friends of smile Onlus

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La cosa bella del progetto Xlestrade è lo scambio di informazione e la segnalazione di contatti. L’articolo di oggi è maturato a seguito di una segnalazione ricevuta da un’associazione con la quale già siamo amici.

Abbiamo conosciuto Silvia Aquilini, attuale presidente dell’Associazione Friends of Smile Onlus di Bentivoglio, Bologna.reatauro_scuola
L’associazione, ci ha raccontato, è stata costituita nel 2007, ma nasce da prima nella mente dei suoi fondatori. Queste persone sono Sauro, Barbara e Nevio che da tempo riflettevano su come utilizzare la loro esperienza e le loro capacità oltre le pareti lavorative di un ambulatorio dentistico.
Barbara trova un contatto con una persona che opera in Africa e che li fa incontrare con due religiosi della Tanzania. Iniziano a sentire che la loro idea prende forma. Pieni di entusiasmo e di timore per l’ignoto decidono di accettare il consiglio di recarsi sul luogo per ispezionare i reali bisogni, prima di lanciarsi in imprese più grandi di loro.

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Marmellate (e viti): l’intuizione di Ampelos Onlus

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Diapositiva 1Abbiamo conosciuto Marco Somenzi, presidente dell’Associazione Ampelos Onlus di Alba.
Ampelos Onlus è stata costituita nel 2004 a seguito di un suggerimento ricevuto da Marco da parte di un suo collega che, avendo avuto contatti in Eritrea con missioni religiose locali, gli propose di sostenere la comunità del luogo attraverso la realizzazione e il sostegno di alcuni progetti.
Fu così che un primo gruppo di persone partì per Hagaz, villaggio vicino a Keren, a 150 km dalla capitale Asmara. Ad Hogaz era già presente una scuola di agraria e veterinaria gestita dai Fratelli delle Scuole Cristiane di Lasalle.

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Santé et instruction au Djibouti: le “vol” de Crew for Africa Onlus

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Nous racontons l’histoire de rencontres casuelles arrivées en terres lointaines et qui nous ont porté à construire nouvelles amitiés…outré à…une association!

Xlestrade a rencontré Stefano Sanfilippo, l’actuel président de Crew for Africa Onlus, association fondée formellement en 2008 et ayant sa siège sociale à Monterenzio (Bologna).
Crew for Africa tire son origine de la rencontre arrivée en 2000 à l’hôpital de Balbalà, une bidonville à 10km de la capitale du Djibouti, IMG_9328entre Stefano et une infirmière et un chirurgien italiens, Miriam et Carlo. Les deux, qui à l’époque étaient coopérants pour le Ministère des Affaires Etrangers, maintenant ils travaillent de manière stable à l’intérieur de l’hôpital.
Le nom de l’association, “Un équipage pour l’Afrique”, doit par contre sa naissance à une autre rencontre spéciale, celle avec le steward Massimo Ferrari, qui, en passant au Djibouti pour travail, se rapprocha sentimentalement à ce petit état africain et décida de s’engager en faveur de la population locale.

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“Prima le mamme e i bambini”. Africa e Italia al lavoro per il futuro

Riceviamo e riportiamo le parole e la testimonianza di un’amica di Xlestrade in merito ad un convegno, “Prima le mamme e i bambini”, tenutosi sabato scorso presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino ed organizzato dall’ONG Medici con l’Africa CUAMM. All’evento, che ha avuto tappe precedenti organizzate a Padova, Roma e Milano, hanno partecipato numerosi relatori.
Ancora grazie per il prezioso contributo.

TaglioAlto_AnnualMeeting_Cuamm_new-670x329Lo scorso sabato si è tenuto a Torino il congresso annuale dei Medici con l’Africa CUAMM a proposito del progetto “Prima le mamme e i bambini”.
Centinaia di persone, tra volontari, finanziatori del progetto, studenti, o più semplicemente chiunque fosse interessato alla causa, hanno riempito l’Aula Magna del Politecnico di Torino, per conoscere gli obiettivi e le ambizioni dell’organizzazione e, in particolare, i risultati finora raggiunti dal progetto.
Numerosissimi sono stati gli interventi, molteplici le storie di solidarietà e le testimonianze che vanno dai dati concreti del progetto a discussioni su delicati, quanto importantissimi, temi di cooperazione allo sviluppo, come l’accesso ai servizi sanitari nei Paesi in via di sviluppo, l’emergenza ebola, l’importanza e il ruolo del contributo dei Paesi industrializzati.

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Il coraggio della solidarietà, la storia di Komera Rwanda Onlus

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L’importanza di un saluto e di un “messaggio” al termine di una giornata di duro lavoro o il superamento delle difficoltà e delle emergenze rappresentano segnali di “prospettiva”, di “futuro”.
Conosciamo così l’associazione Komera Rwanda Onlus di Genova in un periodo di difficoltà per il capoluogo ligurIMG_0419e. Il significato del suo nome, coraggio, vuole però essere segnale di positività e di ricostruzione.

Xlestrade ha conosciuto Enrico Mantero, presidente dell’Associazione Komera Rwanda Onlus di Genova.
Komera Rwanda Onlus è stata costituita ufficialmente nel 2005 a seguito di un’esperienza avuta da alcune famiglie in Rwanda nel 2004, nel villaggio di Gatare, nel sud-ovest del paese africano.
L’esperienza avvenne su invito di Suor Rosa, suora della congregazione Figlie del Divino Zelo che a Genova hanno una casa di accoglienza per mamme in difficoltà coi loro bambini e in Rwanda operano a favore delle persone più svantaggiate.

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Barriera Republic, armonie dal mondo

Riportiamo, ringraziando, i pensieri e le parole di un amico di Xlestrade che, partecipando all’evento Da Barriera al mondo,  ha voluto scrivere un articolo sulla serata.

Barriera_RepublicEsci una sera d’autunno e scopri un gruppo musicale che ti stupisce fin dalle prime note. Sono i “Barriera Republic”, un collettivo di 15 musicisti formatisi all’ASAI, un’associazione che si occupa di progetti ludico-didattici per i giovani di Torino. La band è composta da ragazzi italiani e stranieri residenti al quartiere Barriera di Milano. Il progetto è stato sviluppato e coordinato dall’educatore Riccardo D’Agostino, chitarrista del gruppo.

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Quelle crescenti tensioni che …

Tensione.
Tensione elettrica, tensione emotiva … tensione sociale.
Oggi è stato giorno di sciopero, e in tante città italiane cortei e manifestazioni hanno percorso centri, vie e corsi. Le richieste sono per un lavoro, per un futuro che ancora è troppo precario.
Gli ultimi giorni sono stati anche oggetto di scontri in tanti luoghi, sparsi lungo la penisola, Bologna, Roma, Milano ecc.. Scontri per rivendicare il diritto alla casa, ad un terreno, alla propria sicurezza.
Scontri contro immigrati, abusivi, rom … scontri anche questi dovuti all’attuale aumento della tensione sociale.
La tensione, questa tensione diffusa, può condurre ad episodi di violenza, ad un crescente fenomeno e sentimento di razzismo.
Abbiamo segnalato, in poche righe, quello che è accaduto e sta accadendo.

Vorremmo soffermarci però su quando e quanto gli echi di contrasto, di guerra e scontri giungono non dalle nmappa-del-mondo1ostre periferie ma da luoghi lontani, troppo distanti dalla nostra quotidiana realtà, molte volte risultando persino incomprensibili o oggetto di sbagliate interpretazioni.
Gli echi del Medio-Oriente, o di quelle Afriche considerate marginali rimangono sovente tali, grida inascoltate. I risultati di questi scontri però producono quei flussi migratori, quelle figure chiamate indistintamente profughi, immigrati, clandestini.
Le vie di comunicazione possono essere mare, terra, cielo.
Le libere frontiere sono oggetto di discussione e spesso sono i trattati internazionali stipulati tra gli Stati a delimitare quali sono i confini entro cui circolare liberamente e/o entro cui occorre un visto per poter transitare.
La circolazione, la globalizzazione, conduce però a creare muri con l’altro, con il diverso. La ghettizzazione provoca paure e discriminazioni individuando nello “straniero” il colpevole e, secondo noi, aumentando il livello di tensione.

Domenica scorsa siamo stati ospiti della trasmissione Radio Africa, in onda ogni domenica dalle 12,00 alle 15,00 su Radio Flash (97,6). Ebbene, la nostra riflessione è che in tale occasione si è ricordata la scomparsa di Miriam Makeba, Mama Afrika. Sempre domenica ricorreva il 25° anno della caduta del muro di Berlino.
Miriam è morta in una notte di pochi anni fa, nel 2008. La sera prima aveva cantato in un concerto organizzato per protestare contro la mafia. Era una cantante, icona africana, impegnata per battaglie anche non africane. La caduta del muro, che divideva la Germania Est dalla Germania Ovest, ha permesso l’unione tra Europa Occidentale ed Europa Orientale.

Oggi è stato giorno di sciopero, gli ultimi giorni sono stati di scontro, ma il futuro o il lavoro lo si costruisce come società in quanto tale e aperta verso le altre culture e le altre religioni in un contesto di rispetto e reciproca fiducia.
Il fango di Genova, spalato da persone in quanto tali, e non con connotazione di cittadinanza o meno, dovrebbe rappresentare un esempio in questa direzione.

Concludiamo dicendo che abbiamo organizzato, per domani, un evento, un concerto. Ospiti i Barriera Republic, un gruppo musicale multiculturale proveniente dalla periferia di Torino che canta e racconta storie di ciò che si può trovare lungo i nostri quotidiani viaggi.
L’idea di Xlestrade sarebbe favorire la mescolanza di questi viaggi così da provocare incontri e nuove idee e non ostacoli e nuovi muri.

si va... Eleonora Poli

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Musica con i Barriera Republic

L’amicizia con il gruppo musicale Barriera Republic rappresenta per noi un momento importante di crescita e di apertura verso il mondo giovanile torinese.
I loro brani raccontano storie di vita, storie di periferia e di immigrazione.
Riportiamo qui la loro descrizione ringraziandoli per la collaborazione e l’amicizia!

Lo staff di Xlestrade

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Barriera Republic è un collettivo interculturale di giovani musicisti che hannola passione per i suoni e le melodie provenienti da varie parti del mondo.
Insieme a brani di “produzione propria”, in particolare RAP che raccontano la vita dei giovani, la società, le periferie, l’immigrazione, il gruppo propone rivisitazioni di una serie di canzoni considerate pop o tradizionali nell’ambito di certi contesti culturali, ma sconosciute alla maggior parte delle persone.
Ogni loro concerto è quindi un viaggio per il mondo e nel tempo. Ogni canzone ha un motivo e una storia per i quali il gruppo sceglie di farla propria e restituirla al pubblico. E la storia delle canzoni si mescola inevitabilmente a quella di ciascuno dei giovani componenti.
Barriera Republic è un’esperienza di amicizia, ascolto, e apertura al mondo. È la voce che racconta la Torino di oggi e quella di domani. È l’enunciazione di una visione del mondo da parte di un gruppo di giovani musicisti che, con le parole di Mor, rapper senegalese, dichiarano:
“a travers Barriera Republic / nous promouvons la paix, l’amour et l’harmonie”.

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