Referente: Chiara Minigutti; E-mail: chiara.minigutti@gmail.com;
Sito: traccianomade.wordpress.com
Abbiamo avuto occasione di entrare in contatto e conoscere Chiara Minigutti, 28enne originaria di Genova, ideatrice del blog La traccia nomade.
Chiara ci ha raccontato di aver aperto il suo blog lo scorso mese di ottobre, successivamente ad un’esperienza di due anni di volontariato in Perù, a Cusco, con l’ONG inglese LAFF (Latin America Foundation for the Future).
L’obiettivo iniziale del blog era di raccontare quindi il viaggio, l’esperienza da lei vissuta.
Il nome stesso è stato scelto quindi evocando l’idea di percorso, scoperta.
Con il tempo e i primi articoli scritti e pubblicati, La traccia nomade ha trovato una sua dimensione anche più ampia. Oltre a parlare di viaggio, Chiara ha infatti iniziato a scrivere di terzo settore, no profit anche locale, italiano ed europeo.
L’ambizione è diventata quella di coinvolgere e incentivare più persone possibili ad intraprendere un’esperienza di volontariato, in Perù o anche in altri luoghi e ambiti.
Come precedentemente scritto, Chiara è partita come volontaria con LAFF, inizialmente per un periodo di 6 mesi con il ruolo di coordinatrice dei progetti educativi dell’associazione rivolti ai bambini sostenuti nelle case-comunità e negli orfanotrofi locali.
Successivamente ha avuto l’occasione di diventare program manager, assumendo così anche l’incarico di coordinatrice dei volontari.
Nel raccontarci il Perù, ci ha descritto una realtà nella quale vi sono numerosi enti internazionali di volontariato; sono però poche le realtà, le associazioni italiane presenti.
Tra le difficoltà che ha riscontrato vi è quindi quella di riuscire a comprendere e capire la diversa cultura locale in quanto, senza il riscontro con la popolazione, diviene poi difficile operare e agire positivamente.
La traccia nomade racconta di un viaggio, ma l’articolo più significativo è forse un invito, l’invito ad intraprendere il viaggio. L’articolo che Chiara consiglia è infatti “La nuova tendenza del volontariato all’estero”. Al suo interno lei scrive di quali sono le risorse per lei necessarie per poter intraprendere un’esperienza di volontariato internazionale: le risorse economiche, le motivazioni, ma soprattutto le risorse personali che si possono e vogliono mettere a disposizione, a servizio del progetto.
In prospettiva futura Chiara ambisce a far crescere il dialogo con i lettori, avere più interazione con chi approfondisce le tematiche che sono scritte sul blog, e proseguire con l’attività di informazione e di suggerimento. Ma il suo consiglio principale, fondante della sua scelta, è poi soprattutto quello di prendere la propria decisione con convinzione, con determinazione.
Il messaggio che ci lascia vuole essere un invito: “Mettetevi in viaggio. Scegliete strade poco battute. Parlate agli sconosciuti. Imparate la loro lingua. Tutto quello che scoprirete, su voi stessi e sul mondo, è una ricchezza che nessuno potrà mai togliervi”.
Xlestrade ringraia Chiara per la sua testimonianza e per aver accettato di condividere con noi la sua storia, il suo viaggio! Seguiremo La traccia nomade, ne seguiremo le orme, le tracce!