Referenti: Stefania Giannetto, Domenico Pansini; Tel.: +39 3383171087; E-mail: zomkom.onlus@gmail.com;
Sito: www.zomkomonlus.com
Abbiamo conosciuto Stefania Giannetto, attuale vicepresidente di Zom Kom Onlus, associazione con sede a Roma.
Stefania ci ha raccontato che l’associazione è stata costituita ufficialmente nel 2013 ma che le sue origini risalgono al 2005 periodo in cui Guido Ghio e alcuni suoi amici decisero di intraprendere un percorso di sostegno e di appoggio in Burkina Faso, presso il villaggio di Nanmassa.
La costituzione in associazione, di cui Guido è stato fondatore e primo presidente a Torino, è avvenuta quindi con l’obiettivo di dare una forma giuridica ad un percorso già intrapreso da alcuni anni e che oggi continua sotto la guida dell’attuale presidente: Domenico Pansini a Roma.
Il nome scelto, Zom Kom, è una perifrasi: Zom = Farina di miglio e Kom = acqua. Bere acqua in cui è stata sciolta farina di miglio e un po’ di zucchero, da una calebassa passata di mano in mano, ha il preciso significato di benvenuto e fraternità.
I progetti realizzati e sostenuti nel tempo da Zom Kom Onlus seguono tutti una medesima filosofia di intervento, ovvero contribuire a far raggiungere alla popolazione locale un traguardo che loro stessi indicano. L’associazione, infatti, fornisce solo gli strumenti necessari per raggiungere gli obiettivi indicati, individuando sempre nell’autosostentamento lo scopo da raggiungere.
Zom Kom Onlus opera così non solo nella fase realizzativa del progetto ma soprattutto in fase di monitoraggio, rimanendo sempre fedele a quelle che sono le sue tre ferree regole di intervento:
1) il c.d. “consenso informato”;
2) “non fare danni”;
3) profondo rispetto delle tradizioni, degli usi e delle diverse religioni della popolazione.
Questi ultimi due punti sono di fondamentale importanza, visto che nei nostri villaggi vivono in perfetta armonia animisti, cattolici, protestanti, musulmani. Guai a portare elementi di discordia!
I progetti realizzati hanno visto la partecipazione di diverse figure specializzate, antropologi, agronomi, etc., necessarie per individuare e comprendere le reali esigenze della popolazione e il suo stile di vita.
Per quel che riguarda i progetti, nel tempo, sono stati individuati numerosi ambiti di intervento, nei quali l’associazione è riuscita a raggiungere grandi risultati a fronte di una modesta spesa.
Per il settore acqua, sono stati costruiti 4 pozzi in 4 diversi villaggi.
Per il settore terra, dal 2012 è attivo un progetto chiamato “serenità alimentare”, ovvero un orto collettivo, in cui la coltivazione di cipolle, agrumi e altre piante contribuisce a creare le condizioni di serenità alimentare, appunto, con conseguente aumento del potenziale economico delle persone, dalla cui vendita dei prodotti ricavano un reddito familiare.
Nel settore sanità, presso il villaggio di Toècè, Zom Kom Onlus ha realizzato un punto di primo soccorso e interviene regolarmente presso il CREN, un centro contro la malnutrizione infantile, con la distribuzione di latte in polvere.
L’associazione fornisce poi il proprio contributo in aiuto alla disabilità. In collaborazione con un’associazione locale, che si si occupa del recupero e reinserimento nella società di persone non vedenti o diversamente abili, ha infatti finanziato la costruzione di un grande edificio, con aule e spazi abilitati a ricevere bambini e persone non vedenti.
Nel settore dell’istruzione, Zom Kom Onlus è intervenuta nel villaggio di Kosmasson con la ricostruzione della scuola locale. Con l’ampliamento dell’edificio e grazie ad un accordo con le istituzioni del Burkina Faso, con il quale si assicura la presenza degli insegnanti, oggi circa 350 bambini sono in grado di andare a scuola in maniera continuativa, seguendo un normale percorso di istruzione. I referenti ci segnalano un alto tasso di partecipazione scolastica femminile. L’attenzione all’istruzione è dimostrata anche dal fatto che gli edifici si presentano completi di biblioteca, un pozzo con acqua potabile e pompa sommersa, servizi igienici e pannelli fotovoltaici.
Per terminare, anche se è stato uno dei primi progetti ad essere avviato, si ricorda il progetto del microcredito, nato inizialmente per le donne ma che oggi coinvolge anche gli uomini dei villaggi.
Quello delle donne, nato con circa 50 donne, oggi presenta un bacino di utenza di circa 70 donne, che si avvalgono di questa forma di sostegno per le loro attività.
Quello maschile, invece, nasce nel 2017 con circa 10 uomini, che utilizzeranno questa forma di sostegno per avviare un’attività di allevamento di polli, finalizzato alla realizzazione di reddito.
In prospettiva futura Zom Kom Onlus intende proseguire con gli attuali interventi e con il monitoraggio dei progetti già in essere. Eventuali nuovi sostegni devono comunque poi essere intrapresi in sinergia e in base ai bisogni locali.
In Italia, l’associazione consta di circa 100 soci e ciascuno è impegnato, attraverso raccolte fondi, iniziative ed eventi, nel trovare sempre nuovi finanziamenti.
Chi fosse interessato a collaborazione con Zom Kom Onlus può entrare in contatto con loro attraverso il sito e i social network. Anzi vi invitiamo a seguirci.
Eventuali collaborazioni sono possibili, inizialmente, solo in Italia e, in ogni caso, sono gradite esperienze pregresse in ambito associazionistico.
Il messaggio finale si riassume in una citazione di Albert Einstein: “Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza far nulla”.
Xlestrade ringrazia Stefania e tutte/i le/gli amiche/i di Zom Kom Onlus per l’amicizia. Ma ora è tempo di proseguire la strada, il viaggio, costruendo passo dopo passo e non solo osservando.